Questa è una di quelle notti che pare tranquilla.Ma manca ancora tanto all'alba. Certo in alcuni posti ti puoi rilassare o dormire con un occhio aperto... Io preferisco star veglia:la notte ha il suo fascino, dopotutto.
Mi sono imbattuta nella pagina di Piera Maggio. Non so, magari è l'ora particolare che ingigantisce le emozioni. Dev'essere terribile perdere un figlio e dover camminare dietro la sua bara. Dev'essere atroce saperlo assassinato, e immaginare che negli ultimi istanti ti abbia chiamato.Lo fanno tutti...anche gli anziani morenti chiamano la mamma.
Ma c'è di peggio:i figli spariti nel nulla.Tu li hai portati dentro nove mesi,hai scelto quel nome per lui, l'hai allattato, il primo dentino, le prime parole, la vita quotidiana, poi ... Il silenzio, il vuoto, il nulla. Un nulla che neppure si riesce a riempire con qualche parola. Posso solo essere vicina col mio cuore a questi genitori, loro non lo sapranno mai,non sarà d'aiuto a nessuno quest'angoscia che mi stringe la gola. Ma almeno non è indifferenza. La notte appartiene a un'altra dimensione,gode di una prospettiva privilegiata,che non sempre è sinonimo di più bella. Potrei metter Cherubini, ma io non sto parlando di notti colorate.
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