Jane Doe recensisce #CrediciCreed (
Diciamo la verità, la cover di Credici (#Creed),
anche se molto bella, io non l’ho trovata adatta come presentazione di
questo romanzo, l’ho capita alla fine, ma per tutti i diavoli!, cara
Keihra lo sai che il lettore deve farsi un’idea dall’inizio! Neppure la
trama presentata così è molto attraente, ma benedetta autrice lo conosci
l’ABC del marketing? Mi è capitato di leggerti sui social, su molte
cose sono d’accordo, altre non le condivido ma, cara Keihra (e tre), non
la conosci l’arte del “volemose bene”, o il detto “non svegliare can
che dorme”? Molte volte gli autori self vendono perché sono simpatici,
non necessariamente perché scrivono bene! Devo insegnartelo io? Fatti
furba, mia cara! Di contro io apprezzo sempre il coraggio e la
franchezza : così è nata la voglia di scegliere di leggerti tra varie
proposte.
La storia si apre un po’ come l’inizio del film
Cinquanta Sfumature, lui e lei nei loro mondi così lontani. No no, lui
non sceglie nessuna cravatta, però lo conosciamo bello e impassibile
alla festa dell’inaugurazione della sua nuova clinica negli States. Ahi!
Sono andata avanti con scarsa aspettativa, attendendomi le solite cose
invece, da dann!, ho trovato dietro ogni angolo una sorpresa: ti aspetti
un fatto e ne arriva un altro, la vicenda si svolge all’insegna
dell’imprevedibile (lodi, lodi, lodi!). Questo bellissimo romance tinto
di giallino cresce catturando sempre di più il lettore. Le cinquecento
pagine scivolano via che è un piacere. La difficoltà della recensione è
parlarne senza fare spoiler, proviamoci.
Un incontro davvero
fortuito fa in modo che le strade di Nicole e Lukas si incrocino. Lei è
figlia di Gioia (prendete nota), lui è stato cresciuto da una zia
toscana (che personaggio, non so ancora se la odio o l’adoro!) e vive a
New York, pur facendo molte rimpatriate in Italia. Dunque dicevo: la
vispa Cenerentolina italiana e il trentaduenne irresistibile Principe si
incontrano ed è colpo di fulmine. Entrambi cercano di resistere alla
forte attrazione sessuale, ma dura poco (per nostra fortuna). I dialoghi
tra i due sono scambi divertenti e riflessioni serie. Gli incontri
“intimi” sono ben dettagliati, ma in modo molto molto molto particolare,
usare il lanternino per cercare paroline come ca@@o o f@@a. Nicole
fiorisce come femmina sotto le mani esperte di Lukas, mentre lui,
manager di successo, pieno di donne (eh sì!, concediamoglielo) abituato a
un mondo spietato di facciata, ridiventa ragazzo spensierato e pian
piano si scongela. La verve di lei è spassosa e non tutti i personaggi
sono come appaiono, volevo dire molti non sono come sembrano. In
sottofondo, senza pesare troppo sul racconto, l’indagine sulla tratta
degli organi, senza spargimenti di sangue, niente di truculento,
insomma. Mi è tanto piaciuta Dania, l’infiltrata nell’agenzia della
Martini (occhio a questa donna!). Dania è lesbica e discendente di
superstiti dall’Olocausto, scartata per poco dai Servizi Segreti, in
questa indagine cerca un riscatto, animata di grinta, abilità ed ironia.
Non è finita qui. La storia principale s’intreccia, a cadenza
irregolare, alla storia di Gioia, rimasta incinta di Nicole a soli
sedici anni e sparita nel nulla. Qui il modo di narrare cambia, cambia
il linguaggio che diventa il modo di vedere il mondo con gli occhi della
giovanissima madre. Pare quasi che l’autrice abbia vissuto certe
situazioni, cito a memoria, “dal piano di sotto sale l’odore del menù
del giorno, lo stesso di ogni mensa priva d’amore”. Il colpo di scena
finale è una secchiata di acqua gelida, sospettavo qualcosa, ma non così
forte. Tremendo. Di più non posso scrivere in dettaglio sempre per il
pericolo dei molti possibili spoiler in agguato.
Cara autrice, se
riesci a sciogliere i nodi in modo convincente (e magari risparmi
qualche virgola di cui abbondi), il tutto sarà senza dubbio un piccolo
capolavoro. Tutto fuorché banale e scontato, insomma davvero un ottimo
romantic-suspance con un pizzico di peperoncino
BABETTE LEGGE PER VOI
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