Mi piace regalare momenti così.
I bambini del villaggio furono i
primi a correre incontro a Trel Une. Gli si ammassarono intorno urlando felici,
manco fosse stato Babbo Natale, peccato che non conoscevano l’esistenza di
Santa Klaus. In quel remoto angolo del pianeta, l'arrivo di un visitatore
rappresentava sempre una grande festa. Il villaggio intorno era in fermento,
tutti avevano qualcosa da fare e, mentre le donne si occupavano delle solite
faccende, gli uomini preparavano i cavalli per partecipare al Naadam, l'olimpiade
dei nomadi. Trel Une con lo sguardo cercava il suo caro amico Chuluun, ma non
riusciva a vederlo. Dopo una bella mezz’ora che si guardava intorno, lo vide
uscire dalla tenda di Oyun, il saggio vecchio del villaggio. “Chuluun1"gridò"
e questi non appena lo vide gli corse incontro e gli disse: “Caro amico mio,
non credo che questa volta riuscirò a portarti all'aereoporto di Yarmag, mio
padre me lo impedisce.” Trel Une non credeva alle sue orecchie, Chuluun era un
mongolo di altri tempi, fiero, dal fisico massiccio, senza paura, una vera
roccia, come il significato del suo nome, ma davanti al padre diventata un
agnello impaurito, al punto da eseguire tutti i suoi ordini. Trel Une, scuro in
volto, si recò verso la tenda di Oyun ed entrò senza nemmeno chiedere permesso,
Oyun vedendolo si impaurì e iniziò una specie di preghiera come volesse
scacciare il male davanti a sè, non osava nemmeno alzare gli occhi per guardare
Trel Une, consapevole che un solo sguardo poteva essere di troppo.
Più passava il tempo, scandito da
quell'enorme orologio appeso alla parete della hall dell'abergo, più il
reverendo Jones si innervosiva, non sapeva cosa stesse facendo sua moglie in
quel momento, non sapeva se Trel Une lo avrebbe raggiunto li a Cuba, era
frastornato per via dell'alcool e del fumo di quel sigaro che la vecchia e
grassa cantante gli fumava davanti. I suoi pensieri ora si offuscavano, ora
diventavano lucidi, lui, paonazzo in viso, sudava come un maiale, si alzò dalla
sedia e con uno scatto andò verso la portineria dell'albergo, ma a causa dei
fumi dell'alcool e della sua goffaggine inciampò e cadde a peso morto su una
coppia di giovani americani che soggiornavano anche loro in albergo. Alan
Parson e Amanda sua moglie si alzarono di scatto mentre il reverendo rovesciava
i suoi 130 kg.
sul loro tavolo. Immediatamente venne soccorso dai due e dagli inservienti
dell'albergo. Alan guardò negli occhi Amanda e le sussurrò: “Molto bene il
nostro progetto procede secondo i piani. Quindi lei si allontanò avviandosi
senza indugi verso l'ascensore per recarsi nella loro camera.
Lord Mills fece la sua apparizione
nella grande sala, coperto da un mantello con cappuccio color porpora, i suoi
passi erano a tratti pesanti e a volte leggerissi, egli incuteva un forte
timore reverenziale specialmente quando snudava i denti in un seducente ghigno
diabolico. Di certo incuteva un sacro rispetto, tutti al suo passaggio
chinavano leggermente il capo, come a salutarlo come leader indiscusso. Egli
arrivò davanti a Sarah e lentamente, con maestria le fece cadere il cappuccio,
poi lo rimise sul suo capo mentre con mano leggera la fece inginocchiare
davanti a lui facendole poggiare le labbra sul suo mantello. Ella delicamente
scostò parte di esso e cominciò una fellatio, la cerimonia di iniziazione era cominciata,
da li a poco tutti i partecipanti si sarebbero uniti in un'orgia che al culmine
avrebbe decretato l'entrata di Sarah nella loro congrega come adepta della luna
calante. E tutto questo per una piccola operazione. Sara si sforzò di estraniarsi
da ciò che stava facendo. Inevitabilmente pensò che tutto ha un prezzo e che
gli uomini sono dei veri bastardi. Un ottimo motivo per passare all'altra
sponda. Ma poi, se ci fosse riuscita, allora come femmina sarebbe stata vittima
di quei bastardi. Ebbe un attimo di indecisione. Lord Mills si accorse che
aveva rallentato il ritmo e ne fu infastidito. Lei alzò fieramente la testa.
Ho cambiato
idea, mi tengo la mia mazza.
Ecco, diciamo che io NON scrivo così, ma mi diverto molto.
Se volete assaggiarmi sul serio, non guardate cover, non guardate il genere, guardate poco la sinossi perchè sono una frana e tuffatevi in questo romanzo. Sono certa che gradirete.Fidatevi, ritwittate, diffondete e non lasciatevi incantare dalle sirene.
Ps. A chi fosse interessato, ma per qualche motivo non potesse acquistarlo dico: scrivimi.
Ah, le comari chiudano il becco che io me la cavo senza trucchetti.
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