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Noi...che abbiamo fatto il classico

E non è tirarsela, è un fatto. Il classico, quello di una volta, ti dava strumenti mentali che ti restano per tutta la vita. Non lo so spiegare, o meglio, scriverei un papiro che ti porta a pensare all'Egitto, che non c'entra nulla..
Al classico o studi duro, o sei fuori.
Però tutto quel sudore, quella forma mentis è un'eredità che nessuno ti può togliere.
Di questi tempi ci stanno derubando di tutto.
Democrazia è una parola che è nata in Grecia.
Il 90 % dei termini medici riguardanti le patologie deriva dal greco.
Per chi aveva il classico sul groppone ricordare certi nomi era un gioco da ragazzi.
Poi tutto è degenerato e hanno tolto anche lo stupendo Giuramento.
Tristezza.

Nel frattempo io mi sto leggendo un libro che mi fa scoprire ancora nuovi aspetti di una lingua che definiscono morta.
Oi oi, moi moi, feu feu.




#Occhioalpost-Scrivere DiversaMente

E' uscito il nuovo libro di Antonella Sacco, un'autrice che si leva fuori dal coro, fruibile anche dai lettori maschi.
Ce lo presenta Noemi Gastaldi nel suo blog
La scommessa 
Anteprima








 

#Occhio al post-Recensione a modo mio

L'avevo promesso e lo faccio. Mi metto a recensire in solitaria. Penso che mi dedicherò agli autori italiani self, a quelli meno conosciuti o, non si sa come mai, snobbati. Meglio si sa, ma meglio tacere. Quindi tralascio tutta la tiritera e le dinamiche molto interessanti che continuo a notare nel promuovere libri da parte di molti blog, tralascio perchè mi sale la nausea.
Eccoci con un'esordiente nuova di zecca. Caela Mills non è madre-lingua italiana, le ho dato una lista di blog che l'hanno ignorata, alcuni perchè il suo libro "contiene gravi errori" (e non è vero), altri "perchè mancano descrizioni" (di cosa? Del vestito per cui opta lei? Della suite molto maschile di lui?). Queste osservazioni le ho lette pubblicate dalla stessa Mills e altre le ho sapute in privato, solo che sia io che Caela Mills diciamo il peccato e non il peccatore, per correttezza, quindi non so chi siano questi censori. 
Ciò che mi ha colpito è che Caela ha messo in dubbo se stessa, il suo italiano ( che è stato revisionato prima di andare on line), il suo modo di scrivere. Come se quegli appunti fossero Vangelo. No, non devi. Perchè se ti fossi chiamata in altro modo avrebbero urlato al capolavoro. Non ti devi sforzare di fare quello che fanno o vogliono gli altri, devi scrivere ciò che senti. E, vedrai che pian piano i lettori veri, non le bande, capiranno.
Del resto è quello che faccio io, quindi sarà per quello che me la sono presa a cuore questa donna che mi pare un po' stranita nel ginepraio del self italiano. Io non conterò nulla o ben poco, come opinion leader, però la recensione gliela faccio. Sarà l'unica? Non importa. 

Seguitemi.
Emma, la protagonista, ci appare dall'inizio come una ragazza cinica, sessualmente molto disinibita. Una delle prime scene è di autoerotismo. La trama l'avevo letta, avevo letto i tentativi della nuova ingenua autrice di farsi conoscere e, anche se sto sulle palle a molti, mi ha fatto tenerezza. Ho prenotato il suo libro però, come dicevo, la trama mi aveva fatto storcere il naso. No perchè tra vergini che offrono sesso in cambio di estinzione debiti, tra sesso mischiato furbescamente con crocifissi o incesti, c'è da aspettarsi di tutto.
Insomma, ad essere sincera mi aspettavo che il distrurbo di Emma, una sorta di paraninfomania (che vuol dire andar a letto con tanti tanti uomini), venisse strumentalizzato per offrirci una galleria di istantaneee più o meno lunghe di scene "hot". Sia chiaro che non ho nulla contro le scene hot, ho molto contro fotocopie di scene porno ripetute, o storie che fungono da pretesto per tali scene. Ogni  volta, quando leggo certi stralci, quando leggo certi titoli o certi post, mi vien da pensare "ma quanta fame c'è in giro?"
Emma viene rapita per sbaglio da un uomo nato dall'amore tra uno scheicco arabo e una ragaza europea. Naturalmente è bello, per fortuna è sereno, non ha traumi e, anche se ha potere, non violenta nè picchia le donne. Magari se ne fa un paio alla volta ma, insomma, ha i suoi appetiti da soddisfare.
All' Oasi, Emma, attratta da lui, cerca di sedurlo, ma Karim, pur attratto da lei, (Udite Udite!) la rispetta. Anzi, accortosi dell'errore, si organizza per farla tornare a casa. Nel frattempo, in quell'ambiente così insolito Emma subisce un'evoluzione. Mano a mano riaffiorano, con un bell'espediente narrativo, i motivi che stanno alla base del comportamento "disinvolto" della protagonista. Comportamento di cui viene a conoscenza anche Karim, tramite un suo uomo che conosce la lingua italiana e che ha il compito di interrogarla per verificarne l' identità.
Non si può resistere a lungo alla forte chimica tra i due. I nostri cederanno ai sensi. Gli incontri sono descritti in modo molto dettagliato, ma anche molto particolare. La scena del bacio è davvero intrigante per non parlare dell'incontro nel palmeto in cui entrambi insonni, si ritrovano attirati da un'invisibile calamita. Perchè ormai è ora che la scintilla divampi e questa si porta dietro anche sentimento, confidenze intime e sarà Karim a raccogliere il sangue che cola ancora dalle ferite nascoste di Emma. 
Presto giunge l'ora dell'addio. Emma torna a Roma cambiata, aggrappandosi a una promessa che però tarda ad essere mantenuta.
Ho amato Karim. Un eroe bello, forte, con i suoi appetiti sessuali, ma con i suoi valori. Capace di tenerezza e tenacia, fino a rinunciare a tutto per amore.
Ho amato il finale sospeso tra sogno e realtà.
Non grido al miracolo, non scrivo lodi sperticate, ma davvero è una gran bella storia, scritta in modo corretto. Trasmette sentimento, trasmette anche qualcosa di fisico durante le scene d'amore.
Io non metto stelle, scarpette, giudizi sulla temperatura.
Concludo solo scrivendo che merita, è diversa, che ci scommetto che l'idea di base verrà presto "rubata" per farne qualcosa di morboso. A me è successo sia con La Rosa che con Creed.
Quindi vi invito a leggerla, a sostenere chi scrive con onestà e che viene emarginato.
Leggetela, prima che altri la sporchino.
-ADATTO A UN PUBBLICO FEMMINILE-

Ti pretendo

#Narrativaself: I mille volti del razzismo

Precisiamo cosa è anche razzismo, prima di tutto. 
Razzismo è anche
Emarginazione 
Trattarti da invisibile 
Accusarti ingiustamente di scrivere in modo sgrammaticato, di fare recensioni fake, di essere banale e scontata (mi vengono in mente queste, ma non è tutto)
Razzismo è anche:
se non sei con noi, sei contro di noi 
se la pensi/se scrivi diversamente non ci vai bene 
se non ti adegui ti tagliamo fuori 
Razzismo è: 
chiamarti bigotta perché hai una tua sensibilità che si sente ferita da certe storie che trattano la donna come un essere inferiore 
o perché certi stravolgimenti del tuo Credo ti feriscono 
o perché non apprezzi proprio la celebrazione della criminalità “tanto l’amore vince su tutto”, e lo dici, lo dici apertamente

Razzismo è una parola grossa, ma si esprime in mille modi, i più disparati. 
Fate pure finta di niente, fatevi pure i cavoli vostri, ma c'è un dato incontrovertibile. Tranne qualche rara eccezione, le autrici del Nord vengono proprio snobbate, vedi i libri segnalati sotto, ai quali aggiungo L'anello di Beatrice di Chiara Cipolla. Una vicenda bella, complessa intrigante ambientata tra Italia e Inghilterra. Una lei che ti cattura con la sua spontaneità e con un carattere ben definito. Una resa dell'ambiente bolognese vivace, vivida caratterizzata da personaggi ben riconoscibili. E poi c'è la parte dark, Edward. L'ambiente cupo di una famiglia inglese piena di pregiudizi. Ci sono scene hot, c'è un piccolo personaggio adorabile. Ma Chiara Cipolla non era dei soliti giri, mi pare inizi a frequentarli ora e, guarda un po’, il cambio di cover e essere social le ha fruttato 5 recensioni a 5 stelle, dove prima ce n’erano di molto molto negative. Chiara molto probabilmente non apprezzerà il mio endorsement a questo punto della sua apertura ai social. Quando l'ho letta, io ho cercato di farla conoscere. Ma io chi sono? La solita spaccapalle. Eppure sono fermamente convinta che se quel libro avesse portato una firma "che è una garanzia, che crea dipendenza" ect ect, l'avrebbero osannata. 
Avete celebrato vere e proprie banalità in nome del vostro campanilismo e delle vostre sacre alleanze. Ed è ovvio che rendendole visibili con i vostri scambi di favori avete attirato anche lettori ignari. Esiste una spaccatura in certi comportamenti tra Nord e Sud, perchè mi rifiuto di credere che una siciliana, pugliese, campana, calabrese, laziale, marchigiana possa sempre e comunque scrivere meglio di chi è nato al Nord, e non solo dal punto di vista delle trame, anche da quello grammaticale. Se certi libri li avessero scritti le vostre compagne di merende avreste urlato al capolavoro, al miracolo. Ed è così che allontanate la gente non social dai self. 

Grazie per il servizio, grazie per l'immagine che date del romance e grazie per l'onestà, perchè neanche se me lo giurate in turco alla rovescia, ci credo che siete davvero convinte che certe ciofeche sono capolavori. Ma dovete stare al gioco: oggi a me, domani a te. 
Ci ho pensato molto prima di scrivere questo post, ma davanti all'ennesima bufala mi sono decisa. 
Un piccolo appunto:non tutte le autrici del Centro-Sud sono dentro al calderone, i nomi di chi fa il suo lavoro con passione li ho ben chiari, come li hanno chiari le persone con cui mi sono confrontata su questo tema. 
Altra cosa: non puoi privilegiare qualcuno neppure perché se ne sta tutto il giorno sui social a fare il simpaticone. C'è gente che lavora, che ha una vita reale, che non gira connesso e magari non conosce tutti i figaccioni che usate come prestavolto alle vostre opere, perchè semplicemente non è interessata o perchè ha il suo figaccione personale ed è appagata. 
Dimenticavo l'autore simpaticone che se poi trova una critica negativa alla sua opera scatena i suoi fans, insulta colui che ha osato e, colmo dei colmi, gli consiglia di farsi una vita"fuori". 

Ergo c'è un razzismo strisciante anche nel mondo degli indipendenti e questo farà bene alle tasche di molti, ma non fa un buon servizio alla Narrativa. Continuate pure a farvi gli affari vostri, ma per favore, possibilmente cercate almeno di non scippare le idee di poveri autori snobbati e stravolgerle nei vostri soliti modi pseudo-perversi. 
A chi ha "open mind", non nel senso di leggere il torbido, ma di voler scoprire da voi stessi autori con spalle poco coperte, rinnovo l'invito a leggere queste quattro autrici (mi ci metto anch'io proprio oggi e proprio perchè ho scoperto che sono stata "scippata"). 
Credo davvero che non ne rimarrete delusi, un po' spiazzati forse, ma vi do una notizia da specialista nel campo della Salute: ci si può disintossicare, ci si può sganciare dal gregge perchè chi sta nel gregge molte volte teme di essere emarginato se dice la sua. 
Siate critici, in senso buono. Non fatevi ingannare da 50 recensioni x 5, è umanamente impossibile perché ognuno, si spera, ha una sua testa e una sua sensibilità, non siamo pecore. Personalmente quando vedo un fenomeno simile giro alla larga, anche i grandi autori, o quelli famosi, hanno giudizi discordanti quindi…

Addatti anche a un pubblico maschile, perchè no? Almeno potrete vedere che c'è un altro modo di scrivere femminile.

Amore, Azione e Avventura 

Single autoironica e intelligente 

Piacevolissimo romance tra tortellini e castelli inglesi 

Perchè Emma colleziona avventure? 





Io, testarda, ve li ripropongo. Pivari e Palevi sono proponibil anche a un pubblico maschile. Fatevi sentire, sostenetele. Perchè non si può pretendere il cambiamento se non siamo noi i primi a cambiare.