Ma Amazon KU conviene?
C'è in giro un po' di confusione, non sono un guru ma sono in KU fin dalla sua nascita in Italia, come lettrice e come autore, quindi ne so qualcosina. E mi piace.
All'inizio per ogni copia presa in prestito l'autore veniva retribuito con 1 euro se leggeva il 10 %. A seguito di molte proteste da parte di autori USA le cose sono cambiate.
Ora si viene retribuiti a pagina letta, calcolando il fondo globale degli abbonamenti (sugli 11 milioni di euro), diviso tutti gli autori. Sono circa 0,0052/54 a pagina.
Mi par giusto. Se il libro prestato ti piace lo continui sennò lo molli. Alcuni s'impongono di finire un libro, io mi tengo il diritto di mollarlo se non mi prende dopo averne letto metà. D'altro canto chi scrive guadagnerà poco, ma cercherà di capire cosa non funziona e i resi diminuiscono.
I libri (fino dieci alla volta in prestito) NON scompaiono dopo un mese se hai l'abbonamento, a meno che tu non voglia rimpiazzarli con altri dieci.
Esempio: io da novembre ne ho tre fissi, me ne restano 7 da leggere e restituire in cambio di altri. Attenzione in teoria puoi prendere 10 libri al giorno x 30 giorni, quindi 300 titoli.
Se un libro mi piace moltissimo nulla mi vieta di comprarlo e amen.
Il conteggio delle pagine è omologato a un certo standard, così se scrivo qualcosa con carattere 16 le pagine saranno molte di più che se fosse a 12, ma col Kenp questo viene normalizzato.
Conviene al lettore?
Per me sì. Dieci euro al mese e con 4 libri a 2,99 ho già ammortizzato, nel frattempo ho scovato nuovi autori che mai avrei letto senza il KU. In pratica con le dieci classiche tazzine di caffè, ho a disposizione un'ampia libreria e, anche se uno non è un forte lettore,è invogliato dall'ampia scelta.
Conviene all'autore?
Certo se non mira ai guadagni legati alla vendita fissa, che comunque ci sono è un modo per farsi conoscere "gratis".
Se poi riesce a catturare il lettore meglio. Se gli abbonati aumentano o per altri motivi, Amazon aggiunge sempre qualcosona (sì, è giusto) al Fondo Globale.
Molti autori sono stati tratti in inganno dall’esempio “mille euro” che, appunto era un esempio nel metodo, non nel merito.
Personalmente preferisco questo all'abbonamento Sky.Ci saranno periodi in cui leggo meno, ma vivo lo stesso, non crolla il mondo. Faccio la ricarica dal mio account bancario sulla post pay blu associata, 50 euro e sono a posto con KU e ricarica telefonica per tre mesi. In alternativa si va dal tabaccaio e, quando si è in grana, consiglio di ricaricare più di 10 per i tempi delle vacche magre.
A me, in conclusione piace e lo consiglio come lettore e come autore. Anche perché non sarei coerente a mettere i miei libri in Ku e non leggere libri in Ku, possibilmente italiani.
Altri pareri?
Opportunisticamente se avete il KU,vi propongo di assaggiarmi.
Alla prossima
#Narrativa#Creed#Credeteci
La musica DEVE cambiare. Io sono stanca di leggere di patti, contratti, caxxi, umori vaginali, psicopatici, masturbatori da tastiera... sono nauseata. Nel mio piccolo io ci provo a cambiare.
"Come ci comportiamo noi donne quando siamo innamorate! Lasciamo da parte
tutto, il centro dei nostri pensieri è solo lui. Per gli uomini è diverso.
Mentre noi siamo innamorate, loro sono anche
innamorati e nel frattempo continuano a fare i loro affari, non stravolgono la
loro vita, tu ne sei parte, una parte importante, ma non fanno girare tutto
intorno a te. Ne ho parlato con Milly di questa cosa e lei ha tirato fuori la
preistoria. Cioè gli uomini dovevano per forza anche cacciare e pescare, già da
allora avevano in mente altro. Poi chissà se s’innamoravano le coppie
preistoriche, magari si accoppiavano con il primo che incrociavano nella
foresta per via della prosecuzione della specie. Poco romantico. Le foto dei
libri di scuola però mostravano papà, mamma e preistorichino intorno al fuoco,
quindi erano una famiglia. Chissà se lei era gelosa della vicina di tenda
perché sculettava nel suo nuovo abitino di pelli davanti al suo compagno.
Potrei fare una serie ambientata nella preistoria ma, visto che non c’ero,
scarto subito l’idea. Potrei buttarmi sulle fiabe per bimbi, ogni tanto ne
scrivevo qualcuna assurda, però mi piaceva. Se avessi una nonna troverei
qualche spunto dai suoi racconti. Di quattro nonni che di sicuro ho, non ne ho
mai conosciuto nemmeno uno. Dovrebbero avere l’età di Nilde e neanche sanno che
esisto.
A questo punto Milly mi chiederebbe cosa mi sono fumata"
BLOG E AUTORI ITALIANI-Figli di un dio minore
Per la prima volta sto facendo un giro tra i blog italiani per promuovere il mio romance.
La prima cosa che salta agli occhi è la sproporzione tra lo spazio dato alle autrici straniere in confronto a quelle italiane. Favore non ricambiato (non esiste un made in Italy nei blog anglofoni).
La seconda è la quantità di banner per le uscite delle medesime e le recensioni del secondo, terzo, quarto volume di cui, se l'autrice è già nota, basterebbe la segnalazione.
La segnalazione solitamente è riservata agli autori italiani ma, se non vengono recensiti, secondo me non è che il lettore venga invogliato.
Il più grosso blog CrazyforRomance è uno dei pochi che recensisce esordienti italiani in modo esauriente, che poi vada a simpatie e non sia sempre obiettivo è un altro discorso.
Andando a leggere qualche libro suggerito di autrici straniere trovo che, davvero, non scrivano meglio delle nostre, non si contano i milionari, gli ya molto simili, il sesso a gò gò, spesso supportato da una trama fragile.
Sono davvero più brave? Molte sono self che poi , da cosa nasce cosa, vengono pubblicate in italiano da alcune ce le quali, ovviamente, vanno dove gira il vento.Non faccio nomi, non vorrei essere monotona.
No, la tizia del Club (primo libro Il Gioco), non scrive meglio della media di noi, davvero.
Che accade poi?
Accade che le autrici anglofone in Italia scoprono l'America e c'invadono.
Accade che le nostre sono costrette ad adeguarsi e quindi torniamo ai bastardi bellissimi e con i tatoo, ai tormentati per episodi accaduti mentre erano in pancia della madre, al giochiamo al "più spinto" (eufemismo). La narrativa così non si evolve, i lettori restano cristallizzati sui soliti plot ed è così che i signori uomini, e non solo, storcono il naso riguardo al genere "rosa".
La mia domanda è questa: perchè?
Cosa accadrebbe se per un mese questi blog si concentrassero sul "made in Italy"?
E di nuovo: le italiane sono autrici di serie B?
http://www.amazon.it/gp/product/B01AMMC9MM?*Version*=1&*entries*=0
La prima cosa che salta agli occhi è la sproporzione tra lo spazio dato alle autrici straniere in confronto a quelle italiane. Favore non ricambiato (non esiste un made in Italy nei blog anglofoni).
La seconda è la quantità di banner per le uscite delle medesime e le recensioni del secondo, terzo, quarto volume di cui, se l'autrice è già nota, basterebbe la segnalazione.
La segnalazione solitamente è riservata agli autori italiani ma, se non vengono recensiti, secondo me non è che il lettore venga invogliato.
Il più grosso blog CrazyforRomance è uno dei pochi che recensisce esordienti italiani in modo esauriente, che poi vada a simpatie e non sia sempre obiettivo è un altro discorso.
Andando a leggere qualche libro suggerito di autrici straniere trovo che, davvero, non scrivano meglio delle nostre, non si contano i milionari, gli ya molto simili, il sesso a gò gò, spesso supportato da una trama fragile.
Sono davvero più brave? Molte sono self che poi , da cosa nasce cosa, vengono pubblicate in italiano da alcune ce le quali, ovviamente, vanno dove gira il vento.Non faccio nomi, non vorrei essere monotona.
No, la tizia del Club (primo libro Il Gioco), non scrive meglio della media di noi, davvero.
Che accade poi?
Accade che le autrici anglofone in Italia scoprono l'America e c'invadono.
Accade che le nostre sono costrette ad adeguarsi e quindi torniamo ai bastardi bellissimi e con i tatoo, ai tormentati per episodi accaduti mentre erano in pancia della madre, al giochiamo al "più spinto" (eufemismo). La narrativa così non si evolve, i lettori restano cristallizzati sui soliti plot ed è così che i signori uomini, e non solo, storcono il naso riguardo al genere "rosa".
La mia domanda è questa: perchè?
Cosa accadrebbe se per un mese questi blog si concentrassero sul "made in Italy"?
E di nuovo: le italiane sono autrici di serie B?
Ora mi guarda con tenerezza. Non è quello che voglio, non voglio la pietà
di nessuno.
"Scrivi?"
Ormai è fatta.
"Sì, da quando mamma se n'è andata la scrittura è il mio rifugio. A
casa ho un piccì, ma prima scrivo di getto con carta e penna. Porto sempre
dietro un quaderno."
"Si dice che i veri scrittori usino fare così anche se, immagino,
sia una doppia fatica. Il genere?"
Deglutisco.
"Romanzi rosa impegnati."
"Storici, quindi?"
"Un pochino, alcuni. Mi riescono meglio i contemporanei."
"Impegnati?"
"È difficile da spiegare... non è roba per uomini."
"Ho capito."
"Ti stai sforzando di non ridere, ammettilo!"
"Un pochino sì, ma pare che tu ci tenga molto, quindi mi trattengo.
Magari scrivi benissimo. Sarei curioso di leggere qualcosina."
"Non se ne parla nemmeno! Comunque sono in attesa di risposte. C'è
una nuova casa editrice che pareva interessata. La Mad4Rom, ma non penso che tu
conosca quel settore."
"Mad4Rom? Uhm, non mi è nuovo come nome!", gli occhi gli
brillano e non capisco perché.
#Cree2 Rialzati (titolo provvisorio)
IL secondo e ultimo volume di Creed uscirà presumibilmente prima dell'estate.
Dipende dal mio tempo, dall'accoglienza del primo volume e... basta. Ammesso che nel frattempo non mi capiti di traslocare nell'Aldilà.Ne vedremo delle belle. Ho in mente una data precisa, sfavorevolissima per via dei ponti ect, ma significativa per me.
E tanto mi basta.
ps la "E" dopo il punto è ammessa in narrativa per dare enfasi alla frase.
Il Manifesto dell'Autore Etico in breve
Ethical Author Code (Tradotto al volo) Mettere il lettore prima di tutto.
Quando sponsorizzo il mio libro metto prima i lettori, ciò significa che non uso nessun mezzo che abbia effetti ingannevoli.
Se mi trovo in disaccordo mi focalizzo sulla critica e non prendo di mira la persona che l'ha fatta.
Non uso uno pseudonimo per incrementare le mie vendite o danneggiare quelle altrui. Se per ragioni mie uso uno pseudonimo,mantengo quello
Non do opinioni sul mio o sull'altrui lavoro che siano fuorvianti,sono trasparente se una particolare amicizia mi lega ad un autore quando lo recensisco
Sono onesto ed evito di fuorviare il lettore
Non reagisco alle critiche aggredendo il recensore, nè mi servo di altri per farlo, evito gli attacchi personali, rispondo in modo professionale
Non promuovo il mio libro citando false classifiche nè consento ad altri di farlo.
So che il plagio è una faccenda seria e non plagerò nessuno, intenzionalmente. Poi ci sono le Financial ethics che per ora non ci riguardano.
Mi pare che sia un buon codice di condotta, peccato dia per scontata la padronanza della lingua,l'usanza tipicamente italiana di favoritismi e quella di essere un po' troppo entusiasti verso autori simpatici, ma non eccelsi oppure non si parli di scambi di favori. (Quest'ultimo per alcuni blog e blogger)
Sono stata sgradevole?
Non ce l'ho col mondo, lo vorrei solo un po'più pulito, magari iniziando da qui e dal 2016
Il Manifesto dell'Autore Etico
Ethical Author Code (Tradotto al volo)
Guiding principle: Putting the reader first
Mettere il lettore prima di tutto.
When I market my books, I put my readers first. This means that I don’t engage in any practices that have the effect of misleading the readers/buyers of my books. I behave professionally online and offline when it comes to the following practices in my writing life:
Courtesy
Quando sponsorizzo il mio libro metto prima i lettori, ciò significa che non uso nessun mezzo che abbia effetti ingannevoli.
I behave with courtesy and respect toward readers, other authors, reviewers and industry professionals such as agents and publishers. If I find myself in disagreement, I focus on issues rather than airing grievances or complaints in the press or online, or engaging in personal attacks of any kind.
Mi pongo con cortesia verso lettori, autori e critiche. Se mi trovo in disaccordo mi focalizzo sulla critica e non prendo di mira la persona che l'ha fatta.
Aliases
I do not hide behind an alias to boost my own sales or damage the sales or reputation of another person. If I adopt a pen name for legitimate reasons, I use it consistently and carefully.
Non uso uno pseudonimo per incrementare le mie vendite o danneggiare quelle altrui. Se per ragioni mie uso uno pseudonimo,mantengo quello
Reviewing and Rating books
I do not review or rate my own or another author’s books in any way that misleads or deceives the reader. I am transparent about my relationships with other authors when reviewing their books.
Non do opinioni sul mio o sull'altrui lavoro che siano fuorvianti,sono trasparente se una particolare amicizia mi lega ad un autore quando lo recensisco
I am transparent about any reciprocal reviewing arrangements, and avoid any practices that result in the reader being deceived.
Sono onesto ed evito di fuorviare il lettore
Reacting to reviews
I do not react to any book review by harassing the reviewer, getting a third party to harass the reviewer, or making any form of intrusive contact with the reviewer. If I’ve been the subject of a personal attack in a review, I respond in a way that is consistent with professional behaviour.
Non reagisco alle critiche aggredendo il recensore, nè mi servo di altri per farlo, evito gli attacchi personali, rispondo in modo professionale
Book Promotions
I do not promote my books by making false statements about, for example, their position on bestseller lists, or consent to anyone else promoting them for me in a misleading manner.
Non promuovo il mio libro citando false classifiche nè consento ad altri di farlo.
Plagiarism
I know that plagiarism is a serious matter, and I don’t intentionally try to pass off another writer’s words as my own.
So che il plagio è una faccenda seria e non plagerò nessuno, intenzionalmente
Poi ci sono le Financial ethics che per ora non ci riguardano.
Mi pare che sia un buon codice di condotta, peccato dia per scontata la padronanza della lingua,l'usanza tipicamente italiana di favoritismi e quella di essere un po' troppo entusiasti verso autori simpatici, ma non eccelsi oppure non si parli di scambi di favori. (Quest'ultimo per alcuni blog e blogger)
Sono stata sgradevole? Non ce l'ho col mondo, lo vorrei solo un po'più pulito, magari iniziando da qui e dal 2016
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